doping

IL   DOPING

di Giovanni Lestini



(21) P1.    Alcool



L'alcool etilico o etanolo, in differenti concentrazioni, rappresenta il principale componente di alcune bevande, come il vino (11-15%), la birra (4%) e i liquori (40-70%). L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica l'alcool fra le droghe. E' una droga giuridicamente legale ma è una sostanza molto tossica per la cellula epatica, più di molte altre droghe illegali. E' causa di una dipendenza, il cui grado è superiore rispetto alle droghe più conosciute. L'alcool è una sostanza tossica ed ha un potere psicoattivo, poiché modifica le funzioni cerebrali. Se è assunto costantemente, ed in maniera protratta nel tempo, provoca assuefazione, in quanto per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentare la dose, mettendo a repentaglio la propria vita.

Pur possedendo un elevato valore calorico di 7 Kcal/g, l'alcool può essere utilizzato dall’organismo soltanto per il metabolismo basale, ma non per il lavoro muscolare. Esso non ha un effetto ergogenico, cioè non è una sostanza che trasformandosi produce energia, pertanto non è possibile migliorare le prestazioni attraverso l'alcool, ma, al contrario, si debbono considerare i suoi effetti ergolitici, vale a dire la capacità di produrre degli effetti opposti, con il deterioramento della performance fisica.

«L’alcool è assorbito per il 2% dallo stomaco e per il restante 80% dalla prima parte dell’intestino. L’alcool assorbito passa quindi nel sangue e dal sangue al fegato, che ha il compito di distruggerlo tramite un enzima chiamato alcol-deidrogenasi. Soltanto quando il fegato ha assolto del tutto a questa funzione la concentrazione dell'alcool nel sangue risulta azzerata. Il processo di smaltimento richiede tuttavia un tempo legato alle condizioni fisiologiche individuali: in media, la velocità con cui il fegato rimuove l'alcool dal sangue è infatti di circa mezzo bicchiere di bevanda alcolica all’ora» (cit.: http://www.salute.gov.it).

Lo smaltimento dell’alcool varia da persona a persona, a seconda del sesso, dell'età, delle caratteristiche personali e dell'etnia: fino a 16 anni il sistema di smaltimento è inefficiente, tra i 17 ed i 21 anni non è completamente efficiente, per diventare efficace tra i 21 ed i 65 anni, età, quest'ultima, in cui si perde gradualmente questa funzione. Nel sesso femminile i tempi di smaltimento dell'alcool sono superiori a tutte le età, rispetto al sesso maschile. Si deve, infatti, considerare che l'alcool è scarsamente solubile nei grassi, ma solubile in acqua. Poiché il tessuto adiposo trattiene meno acqua del tessuto muscolare, chi possiede una discreta massa grassa raggiungerà una maggiore concentrazione di alcool rispetto a chi, invece, è più muscoloso (massa magra). Questo spiega perchè le donne hanno tempi di smaltimento maggiori in presenza di alcool, in quanto la loro percentuale di tessuto adiposo è fisiologicamente maggiore, con un volume inferiore di acqua corporea, rispetto agli uomini dello stesso peso.

Nella prestazione sportiva, l’alcool può esercitare un effetto favorevole di tipo psicologico, mediante la riduzione dell'ansia e della sensazione di dolore, una maggiore autostima, favorendo negli atleti la rimozione di eventuali difficoltà. Gli effetti della somministrazione di bevande alcoliche dipendono dai livelli di concentrazione dell’alcool nel sangue (alcolemia). Per i tassi alcolemici con una soglia molto bassa (0,2-0,4 g/%) si verifica una diminuzione della tensione nervosa, accompagnata da una sensazione di sollievo dallo stress, di rilassamento e di riduzione del tremore muscolare.

L'alcool è vietato negli sport in cui può essere reputato dannoso per le prestazioni atletiche o pericoloso per la sicurezza. La WADA ha stabilito che:

«l'alcool (etanolo) è proibito solo In Competizione, nei seguenti sport. La rilevazione verrà effettuata mediante analisi del respiro e/o analisi del sangue. La soglia di violazione delle norme antidoping (valori ematologici) è stabilita in 0.10 g/l.

Aeronautica (FAI)
Tiro con l'arco (FITA)
Automobilismo (FIA)
Karate (WKF)
Motociclistica (FIM)
Motonautica (UIM)
».

Il consumo di bevande alcoliche aumenta il rischio dell’insorgenza di numerose patologie: pancreatite, cirrosi epatica, epilessia, demenza, disfunzioni sessuali, ansia, depressione. Inoltre, l'abuso di alcool diminuisce i livelli di testosterone nel sangue, con conseguenze spiacevoli che riguardano: impotenza, diminuzione della libido e della produzione degli spermatozoi nell'uomo, aumento di estradiolo nelle donne, con il rischio di contrarre il cancro al seno.
Nello stato di ubriachezza l'alcool uccide migliaia di neuroni, il danno cerebrale č irreversibile: si perdono circa 100.000 neuroni. L’alcool inizialmente provoca perdita dei freni inibitori, oltre alla comparsa di stati euforici, ma quando le dosi alcoliche aumentano, si verificano: perdita di equilibrio, confusione, riduzione della visione laterale (visione a tunnel), difficoltà motorie, nausea, fino al coma ed all'arresto cardiaco.

(segue...)

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