TRIGLICERIDI

I trigliceridi, chiamati anche "grassi neutri", sono contenuti nel tessuto adiposo nella misura del 95% della massa cellulare. Il quantitativo di grasso immagazzinato in queste cellule rappresenta la principale riserva energetica dell'organismo.
Quando si verifica la deplezione dei carboidrati, il glucosio può essere formato mediante l'utilizzo degli aminoacidi e del glicerolo presenti nei trigliceridi. Questo meccanismo va sotto il nome di gliconeogenesi. Questa è particolarmente importante per evitare un eccessivo calo della glicemia durante il digiuno.
«Ogni volta che nell'organismo viene introdotta una quantità di carboidrati superiore a quella che può essere utilizzata immediatamente a scopo energetico o che può essere immagazzinata sotto forma di glicogeno, l'eccesso viene rapidamente convertito in trigliceridi e poi depositato in questa forma nel tessuto adiposo.
Nell'uomo la maggior parte dei trigliceridi viene sintetizzata nel fegato, ma una piccola quantità viene sintetizzata anche a livello del tessuto adiposo. I trigliceridi che si formano nel fegato vengono trasportati prevalentemente dalle VLDL al tessuto adiposo, dove vengono immagazzinati» ¹.
Queste lipoproteine a densità molto bassa (VLDL) costituiscono per l'organismo la principale fonte di colesterolo e trigliceridi. Gli epatociti rappresentano la sorgente principale, ma anche la principale via di eliminazione del colesterolo, svolgendo un ruolo fondamentale nella regolazione di quest'ultimo.
Quasi tutti gli acidi grassi vengono sintetizzati nel fegato e trasformati in trigliceridi. Questi sono immessi nel sangue dagli epatociti e trasportati mediante le lipoproteine. A questo punto inizia un altro processo attivato dall'insulina. Questa attiva un enzima, detto "lipasi proteica", presente nelle cellule endoteliali dei vasi capillari del tessuto adiposo. La lipasi proteica scinde i trigliceridi liberando gli acidi grassi, che vengono assorbiti negli adipociti. All'interno di questi ultimi gli acidi grassi vengono convertiti di nuovo in trigliceridi, rimanendovi immagazzinati sotto questa forma.

¹ Citato da: ARTHUR C. GUYTON - JOHN E. HALL, Fisiologia medica, Trad. vari, Milano, Elsevier s.r.l. ed., undicesima edizione, ristampa 2010, Pag 845.
   Vedere anche: MATTHEW N. LEVY - BRUCE M. KOEPPEN - BRUCE A. STANTON, Principi di fisiologia di Berne - Levy, Tullio Manzoni (Edizione italiana a cura di), Milano, Elsevier Masson S.r.l., quarta edizione, 2007.

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