INSULINA

L'insulina, prodotta dalle cellule ß delle Isole di Langherans nel pancreas, fu scoperta nel 1922 da Bating e Best.
Il pancreas contiene circa da 1 a 2 milioni di Isole di Langherans, ciascuna delle quali ha un diametro di 0,3 mm. Queste Isole hanno tre tipi di cellule: α, β, δ.
Le cellule α, che rappresentano il 25% delle Isole, producono il glucagone. Le cellule δ, che costituiscono il 10% del complesso insulare, secernono la somatostatina. Le cellule β, che rappresentano il 60% delle Isole, secernono l'insulina, la cui produzione consente di stabilizzare i valori ematici di glucosio, a digiuno, tra 80-90 mg/dl.
A digiuno la produzione di insulina č di 25/ng/min/Kg di peso corporeo. Se la glicemia raggiunge un livello superiore di 2-3 volte rispetto al normale l'aumento della secrezione di insulina può aumentare fin a 10 volte.
Il termine "insulina", storicamente, è associato al concetto della presenza di zucchero nel sangue, anche se essa regola non solo il metabolismo dei glucidi, ma anche dei lipidi e dei protidi ¹.
«L'insulina è una proteina di piccole dimensioni. Essa deriva da un pro-ormone, a sua volta derivato da un pre-pro-ormone attraverso il distacco di un peptide (Peptide C). (...) L'insulina circola nel sangue come ormone libero e ha un'emivita plasmatica breve (6 minuti). L'insulina viene rimossa dal plasma principalmente dal fegato e dai reni. Essa si lega ai recettori localizzati sulla membrana delle cellule bersaglio e stimola la captazione del glucosio all'interno delle cellule.
L'insulina diminuisce la concentrazione plasmatica di glucosio aumentando la captazione, l'utilizzo e l'immagazzinamento di glucosio a livello del fegato, del muscolo e del tessuto adiposo. L'insulina promuove la formazione di glicogeno nel muscolo scheletrico e nel fegato e inibisce la glicogenolisi epatica. Il glucosio immagazzinato sotto forma di glicogeno epatico può essere mobilizzato attraverso la glicogenolisi per ripristinare i livelli di glucosio plasmatico quando questi sono bassi. Al contrario, il glucosio immagazzinato come glicogeno muscolare è utilizzato per il metabolismo muscolare, ma non può essere mobilizzato o fatto ritornare al plasma. L'insulina favorisce il trasporto di glucosio nelle cellule muscolari (...). L'insulina promuove anche la formazione epatica di acidi grassi a partire dal glucosio e inibisce la gluconeogenesi.
L'insulina favorisce il deposito di grassi nel tessuto adiposo. Quando l'immagazzinamento di glicogeno nel fegato è saturo, l'ulteriore glucosio che entra nel fegato viene convertito in acidi grassi.
La secrezione di insulina viene stimolata in seguito ad un pasto contenente carboidrati durante le fasi cefalica, gastrica e intestinale della digestione» ².

¹ Cfr.: ARTHUR C. GUYTON - JOHN E. HALL, Fisiologia medica, Trad. vari, Milano, Elsevier s.r.l. ed., undicesima edizione, ristampa 2010, Pag 959.
² Citato da: ROBERT G. CARROL, Fisiologia, Trad. Gabriele Guerini Rocco, Edizione italiana Luciano Zocchi (a cura di), Milano, Elsevier Masson ed., 2008, pag. 171.

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